Ancora poche ore al termine di questo anno ricco di cambiamenti e di innovazioni, almeno per quel che riguarda il web e i social media. A mio avviso il vero protagonista del 2013 è stato Google Plus, la reincarnazione social del motore di ricerca per antonomasia. È l’ennesimo tentativo di Mountain View di entrare nel fantastico e (ormai) affollato mondo dei social media. Sembra che questa volta ci sia riuscito, prova ne sia l’enorme mole di persone che pian piano si stanno abituando ai pulsanti “+1”, al tasto “Segui”, alle “Cerchie” e a tutti i “Plus” che questo straordinario sistema mette a disposizione dei suoi utenti. Ma qual’è il vero motivo del successo di G+?
La vera ragione del successo di Google Plus
Sappiamo benissimo che è molto difficile, se non impossibile, fronteggiare lo strapotere di Facebook, ma secondo me G+ se la sta giocando molto bene e non sono pochi i suoi punti di forza. Uno in modo particolare ha determinato la spinta alla crescita del primo social network aritmetico: la sua grande influenza nel mondo della SEO e quindi della visibilità di aziende e professionisti nelle ricerche di Big G.
Come? È presto detto. Oggi non esiste più il concetto di posizionamento nelle SERP in senso assoluto. Tutto è relativo a chi cerca, da dove cerca e con quale device cerca. Il 2014 sarà l’anno in cui si affermerà definitivamente il concetto di “risultati privati“, ovvero quelli che otteniamo cercando su Google dopo esserci loggati ad uno dei suoi servizi. Siccome la maggior parte di noi usa quasi tutti i servizi di Google, è evidente che siamo quasi sempre loggati su Gmail, su Youtube, su Checkout o su uno degli altri servizi (ormai unificati).
La conseguenza diretta di ciò è che quando andiamo a cercare qualcosa, si attiverà la social search di Google (chiamata My Answers) come illustrato nello screenshot qui sopra. Tra i risultati delle nostre ricerche vedremo anche e soprattutto ciò che i nostri amici “accerchiati” avranno pubblicato sui loro profili G+. La ricerca privata è un’opzione attiva di default e per disattivarla si deve cliccare sull’iconcina col mondo e che non tutti vedono…
I risultati delle nostre ricerche saranno sempre più influenzati e infarciti dai contenuti pubblicati dai nostri collegamenti su Google Plus. Ergo: più persone vi accerchiano e più ciò che condividete finirà nelle loro schermate di ricerca. Stai già pensando alle ricadute sulle pagine aziendali di G+? Ebbene sì, tutto ciò vale anche e soprattutto per le pagine business. Quanti più utenti cliccheranno sul pulsante “Segui” della tua pagina aziendale, tanto più i tuoi post aziendali potranno influenzare le loro ricerche in maniera sempre più importante.
Da qui comprenderai la nostra decisione di arricchire i nostri post con i badge di Google Plus per dare la possibilità ai nostri lettori di seguirci sia sui profili dei singoli contributor sia su quello di Argoserv, come riporto qui di seguito:
E tu stai sfruttando questa nuova opportunità offerta da Google Plus? Faccelo sapere nei commenti qui di seguito. Buon 2014 e buona strategia su Google Plus! 😉