GoogleAuthor2Hai mai sentito parlare di Authorship o di “Rich Snippet” nelle SERP di Google? Cosa vuol dire letteralmente “essere autore di”? A qualcuno potranno sembrare domande semplici, altri, invece, potranno restare confusi per qualche secondo, ma niente paura. Rispondiamo ad una domanda per volta:

Il Rich Snippet è uno snippet (ovvero un risultato di ricerca nelle SERP di Google) che include sul lato sinistro anche l’immagine dell’autore del testo riportato nel risultato stesso, così come vedete qui in basso.

buddy-cup

Ma come si fa ad ottenere un rich snippet? Non è poi tanto difficile: basta che l’autore in questione abbia un profilo privato Google+ e segua dei semplici passaggi. Google, infatti, mette a disposizione uno strumento, l’Authorship, che permette di linkare dal proprio profilo sul social network tutti i propri contenuti pubblicati online.

Potrà sembrarvi una semplice personalizzazione che non cambierà molto le cose, se non rendere le SERP di Google più “carine”, ma non è così. Ci sono, infatti, diversi vantaggi che scaturiscono da questo semplice “arricchimento” (per riprendere proprio l’originale inglese “rich”).

Ma qual è l’obiettivo di Google nel fornire tale informazione sull’autore nei risultati di ricerca? Riprendendo testualmente le parole del gigante di Mountain View dagli Strumenti per Webmaster di Google: “Google sta sperimentando la visualizzazione delle informazioni sugli autori nei risultati di ricerca per consentire agli utenti di trovare contenuti straordinari”.

 

Quali sono i vantaggi che possiamo ricavare da un Rich Snippet?

check-verdeCome già anticipato poco fa, l’arricchimento delle informazioni sull’autore nei risultati di ricerca può sembrare un semplice “di più”, eppure può portare numerosi vantaggi, soprattutto in termini di aumento di traffico al sito (anche in casi in cui il suo posizionamento nelle SERP non sia molto elevato). Ma guardiamoli nel dettaglio:

  • Più traffico: è più che noto oramai il ruolo di rilievo incontrastato sul web dell’immagine rispetto al semplice e nudo testo. Le immagini attraggono molto più facilmente lo sguardo dell’utente e quindi la sua attenzione. Sarà dunque più elevata la possibilità che l’utente stesso clicchi su un risultato con rich snippet, piuttosto che su uno con snippet standard senza immagine dell’autore. Ne conseguirà un rilevante aumento delle visite al nostro sito;
  • Abbasso rischio contenuti duplicati: è da tempo che ci chiediamo se sia nato prima il web oppure il copia/incolla… purtroppo non siamo riusciti a darci ancora una risposta! Una cosa però la possiamo dire: rendere il nostro snippet “rich” ci aiuterà ad essere visti “meglio” da Big G. Perché? Perché Google preferirà ovviamente un risultato che include anche l’immagine in primo piano dell’autore (e quindi di un’attestata persona fisica reale) ad un risultato anonimo (o meglio solo firmato). Essere in una posizione più elevata nelle SERP rispetto ad un’altra persona che ha semplicemente copiato per intero il nostro contenuto forse può già essere per noi un ottimo risultato!
  • Hai mai sentito parlare di AuthorRank? Fra i tanti algoritmi di Google (non è certo), a breve farà la sua comparsa l’AuthorRank: tutti i contenuti che avremo prodotto online e collegato al nostro profilo G+ permetteranno a Google di assegnarci un punteggio ed aumentare, quindi, la popolarità e l’affidabilità dei nostri contenuti, ma anche di noi stessi.

 

Quali sono i passaggi operativi per avere un Rich Snippet? 

punto-interrogativoDobbiamo semplicemente linkare i nostri contenuti al nostro profilo privato Google+ (e se non ne hai uno direi che è arrivato il momento di crearlo). Ci sono due metodi per farlo e sarà una semplice domanda a farci capire subito quale seguire: hai un indirizzo mail dello stesso dominio su cui pubblichi i tuoi contenuti?

Se si:

  • Controlla che tutti gli articoli pubblicati nel dominio ti segnalino come unico ed inequivocabile autore;
  • Vai sulla pagina relativa alla Proprietà dei contenuti ed inserisci il tuo indirizzo mail. 

Se no (questo metodo è un po’ più difficile):

  • Dalla pagina web su cui pubblichi i tuoi contenuti, crea un link al profilo Google+ così:

<a href= “[profile_url]?rel=author”>Google</a>

dove [profile_url] deve essere sostituito con l’url del tuo profilo Google+ (e meno male che finalmente Google ha da poco rilasciato le url personalizzate!);

  • Dopo aver fatto questo, ci spostiamo sul nostro profilo Google+ e nella sezione Link inseriamo l’url del sito che abbiamo appena aggiornato (in particolare andiamo su Aggiungi Link personalizzato).

Una domanda che ovviamente tutti potremmo porci in questo momento è: tutto ciò mi aiuterà ad avere un miglior posizionamento nelle SERP di Google? La risposta è molto semplice: assolutamente no. Di certo, però, guadagneremo ciò che abbiamo elencato qualche riga più su.

Ovviamente, non l’abbiamo detto ma è la prima in assoluto delle cose da fare, dobbiamo selezionare una buona (se non ottima) immagine del profilo di Google+, perché sarà quella ad essere presentata nei risultati di ricerca di Google. Cerchiamo di avere molta cura e soprattutto responsabilità nella scelta ed evitiamo simboli, loghi o immagine fasulle. Google se ne accorgerà prima di subito e vi scarterà a prescindere.

Come sempre speriamo di esservi stati utili e buona navigazione a tutti! 😉