La corsa alla campagna elettorale online per le elezioni politiche e amministrative è iniziata. Tutti gli aspiranti si sono scatenati in rete per aprire account Facebook e Twitter. Il problema è che spesso, anche politici importanti, ignorano le regole e le logiche a cui una campagna elettorale online deve rispondere.
Spesso i politici e gli staff elettorali non conoscono l’ABC dei nuovi mezzi di comunicazione politica. Così assistiamo ad approcci dilettanteschi e tentativi maldestri che, invece di portare consensi, rischiano di trasformarsi in pericolosi boomerang.
La comunicazione sulla Rete, politica e non, segue delle sue regole precise di cui si deve assolutamente tener conto. (Ricordate la frase di McLuhan: “il mezzo è il messaggio“. Scriveresti mai una lettera d’amore per telegramma?).
Indice degli argomenti trattati
- La campagna online come mezzo per l’apertura e il confronto
- La Politica 2.0 per sconfiggere l’antipolitica e uscire dal guado
- Il Sito Web è il vero fulcro di ogni campagna elettorale online
- 1. Crea un sito web sempre aggiornato
- 2. Scegli gli accostamenti cromatici migliori
- 3. Fai vedere bene il tuo nome e la tua faccia
- 4. Il sito web come fulcro della tua comunicazione online
- 5. Usa uno slogan efficace e facilmente memorizzabile
- 6. Metti in evidenza gli eventi della tua campagna elettorale
- 7. Fai conoscere le cause per cui ti batti
- 8. Sii popolare, non populista!
- 9. Il Blog dev’essere il canale privilegiato per veicolare le tue idee
- 10. Permetti ai tuoi lettori di iscriversi ad una newsletter
- 11. Crea una pagina per raccontare la tua vita professionale e non
- 12. Fai sempre menzione della scuderia a cui appartieni
- La comunicazione politica non termina con la campagna elettorale…
La campagna online come mezzo per l’apertura e il confronto
Presupposto indispensabile per potere avere successo online, è la volontà di confrontarsi apertamente su problemi e possibili soluzioni. Il contraddittorio senza filtri e la comunicazione di tipo bottom-up sono le caratteristiche principali dell’agorà virtuale di Internet.
Caro politico, se vuoi aprire account Facebook e Twitter, preparati ad affrontare critiche pesanti, insulti e commenti negativi. Se vuoi usare il Web per rilasciare comunicati stampa o spot elettorali e filtrare solo i commenti positivi da parte dei tuoi sostenitori, la Rete ti smaschererà in men che non si dica: i detrattori apriranno 1000 blog o forum in cui tenteranno di demolirti. Un consiglio in questo caso: lascia perdere.
Se invece sei disposto al dialogo e vuoi prenderti un impegno serio, misurabile (per quel che si può) e hai il coraggio di agire alla luce del sole, Internet può rivelarsi nel tempo il tuo migliore alleato. 😉
La Politica 2.0 per sconfiggere l’antipolitica e uscire dal guado
Sono certo del fatto che il nostro Paese abbia bisogno di leader seri in grado di sconfiggere l’antipolitica e di farci uscire dal guado: sono convinto anche del fatto che esistano molti potenziali leader onesti e competenti.
Per questo per i politici coraggiosi e trasparenti, ecco un breve vademecum di nozioni indispensabili per comunicare correttamente con la Rete. Premessa: la TV, la fa ancora da padrona nella campagna elettorale (si vedano le corse dei big ai programmi con maggiore audience), specie per i leader di livello nazionale, ma a livello locale, il web può permettere ai politici più sensibili ed attenti di emergere e far valere le proprie idee.
Ricordo, a chi fosse digiuno di marketing, che i mercati (anche quello politico elettorale è un mercato) sono diventati (o lo sono sempre stati) conversazioni. E tu politico 2.0 devi andare a intercettare queste conversazioni. Google, Bing, Facebook e Twitter sono e saranno sempre più la cartina di tornasole del tuo operato e della tua reputazione.
[arrow]I motori di ricerca e i social network diventeranno le nuove tribune elettorali e le nuove agorà virtuali: i tuoi mercati, per questo non puoi non esserci.[/arrow]
Il Sito Web è il vero fulcro di ogni campagna elettorale online
Prima di parlare dei motori di ricerca e dei social è però necessario partire dal sito web personale: la carta d’identità sul web di ogni aspirante leader. Basta scorrere i siti dei politici Italiani per capire che pochi sono fatti professionalmente e con competenza. Iniziamo quindi dal website per poi proseguire nei prossimi post con nozioni più avanzate.
1. Crea un sito web sempre aggiornato
Crea un sito web attuale e fresco, ricco di belle immagini (che attraggono l’attenzione e sono Facebook friendly) che sia lo specchio del tuo modo nuovo di intendere la politica (Obama docet!). Un Website aggiornato viene valutato positivamente da Google e viene posizionato in testa ai risultati delle ricerche con le principali Keyword.
2. Scegli gli accostamenti cromatici migliori
Scegli colori adeguati al messaggio che intendi veicolare (il blu, l’azzurro, il bianco ed il rosso sono i colori che meglio si associano alla politica). Si sa, l’occhio vuole la sua parte e sul web vuole una parte decisamente importante. La prima impressione è quella che conta!
3. Fai vedere bene il tuo nome e la tua faccia
Metti ben in risalto il tuo nome e una tua foto (è importante sempre ”metterci la faccia”). Dai sempre personalità ai tuoi articoli. Devi sempre dare un taglio umano a ciò che scrivi… il lettore non deve percepirti come un’entità astratta, ma come una persona in carne ed ossa.
4. Il sito web come fulcro della tua comunicazione online
Il website deve essere l’hub di riferimento, il centro nevralgico della tua comunicazione: quindi nella home page (la pagina più importante) devono essere presenti i collegamenti con i tuoi account sui social network (Facebook, Twitter, Youtube e chi più ne ha più ne metta) sempre aggiornati in tempo reale. Senza sito web non puoi fare nulla.
5. Usa uno slogan efficace e facilmente memorizzabile
Nella Home inserisci uno slogan che ti contraddistingua (il tuo cavallo di battaglia). Qualcosa che sia facile da ricordare e che in poche parole racchiuda la tua filosofia e la tua ideologia politica. Ma non dimenticare la concretezza!
6. Metti in evidenza gli eventi della tua campagna elettorale
Inserisci uno spazio in cui appaiano ben visibili in prima pagina gli eventi della tua campagna elettorale, con tanto di data e luogo, in modo che chiunque ti voglia incontrare fisicamente o online, possa farlo. La campagna elettorale è online ma gli incontri sono e devono restare fisici.
7. Fai conoscere le cause per cui ti batti
Dai all’interno del sito la giusta visibilità (in prima pagina possibilmente) alle cause per le quali ti batti (evita di inserire programmi chilometrici preconfezionati dai tuoi partiti: tutti sanno che non li hai letti e che sono scritti in politichese e contengono tutto ed il contrario di tutto). Ti consiglio di inserire al massimo 6/7 punti chiari, descritti sommariamente con frasi non più lunghe di due righe ciascuno. Per ogni punto che compare in Home poi, inserisci un link di rimando ad una pagina statica all’interno del tuo sito nel quale spieghi con dovizia di particolari perché intendi batterti per una causa, come intendi farlo, in che tempi, e cosa hai già fatto in passato per questa tematica.
8. Sii popolare, non populista!
Non essere populista ma popolare: cioè non promettete la luna o ricette miracolistiche. Prometti sforzi credibili e spiega cosa farai con un linguaggio semplice ed alla portata di tutti. Farsi comprendere è sinonimo di chiarezza di idee e di padronanza della materia. Prometti solo ciò che sei sicuro di poter mantenere.
9. Il Blog dev’essere il canale privilegiato per veicolare le tue idee
Inserisci all’interno della tua Home page un Blog per comunicare con la Rete. Sarà il tuo migliore alleato per fornire aggiornamenti sulla tue attività ed iniziative, sulle tue idee e convinzioni su articoli, libri, notizie che ritieni interessanti. Essere popolari ma non populisti, significa non solo parlare per spot, ma spiegare dettagliatamente le proprie iniziative, le proprie idee, al fine di farsi conoscere dai cittadini. Spesso si dice che la comunicazione politica su Internet non consente l’approfondimento. Non è vero: un buon Blog può consentire di spiegare con dovizia di particolari il proprio ragionamento, le proprie convinzioni e il proprio modo di agire e di pensare.
Inserisci nella Home del sito, preferibilmente ben visibile, uno spazio nel quale i tuoi potenziali elettori possano lasciare la loro mail per ricevere le tue newsletter e gli aggiornamenti sulla tua attività in automatico (magari i nuovi articoli inseriti nel Blog). N.B.: Nello spazio riservato all’iscrizione deve essere ben visibile una call-to-action: cioè un invito convincente ad iscriversi. Considera anche i Feed RSS…
11. Crea una pagina per raccontare la tua vita professionale e non
Non mancare di inserire una pagina istituzionale che parli della tua vita e di quello che hai fatto finora. Sii sincero e parla ai tuoi eventuali elettori in prima persona. Non scrivere bufale perché la Rete ti smaschererà in un battibaleno. Per i politici ed amministratori in carica: sappi che esistono strumenti di open government (www.openpolis.it) in cui inserendo il tuo nome e cognome, si può risalire a tutto quello che hai fatto nelle tue esperienze passate (percentuali di presenze, voti, astensioni ) ecc.
12. Fai sempre menzione della scuderia a cui appartieni
Inserisci un link alla pagina del partito o della coalizione con la quale concorri e spiega nel blog perché hai deciso di correre con la tua scuderia. Le ragioni delle scelte sullo schieramento politico sono indicative delle tue idee politiche.
La comunicazione politica non termina con la campagna elettorale…
Come approccio base penso che sia sufficiente: se vuoi conoscere la mia idea sul web popularism rimando ad un post precedente sul marketing elettorale e politico. La comunicazione politica non può terminare con l’election-day, deve essere curata tutti i giorni, proprio come il tuo Website!
Per nuovi consigli ai politici per una buona campagna online ti do’ appuntamento al prossimo post. Non mi resta che augurarti buona campagna elettorale e sii coerente con ciò che prometti. 🙂
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Con il web però gli influencer si sono moltiplicati e sono diventati “influenti” migliaia di blogger che trattano di politica.
RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA,LA POLITICA.
NON CONSIDERIAMO il termine politica NEL SIGNIFICATO BRUTALE CHE 66 ANNI DI MALGOVERNO,DI RUBERIE,DI SCANDALI E DI OMICIDI DI STATO CI HANNO INDOTTO A RITENERE.
Il termine politica (dal greco “πόλις”, polis, che significa città), è generalmente applicato tanto all’attività di coloro che si trovano a governare quanto al confronto ideale finalizzato all’accesso all’attività di governo o di opposizione. Secondo un’antica definizione scolastica, è l’Arte di governare le società.
APPUNTO LA POLITICA è UN’ARTE E NOI NE SIAMO GLI ARTIGIANI.
TORNIAMO AD OCCUPARCI DEL NOSTRO FUTURO E DEL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI.
Adesso è il momento di dare volto e voce a questo grandioso cambiamento ,se pensiamo che fino al 24 febbraio scorso Pontedera ha avuto due soli schieramenti,il centro destra e il centro sinistra.
Oggi non si tratta piu’ di confrontare le ideologie,si tratta di mettere in campo le idee,idee valide
Per salvare un Paese che è ormai alla deriva in tutti i settori:lavoro,casa,sanità,ambiente,sicurezza pubblica,scuola i principali.
Dobbiamo riprenderci la dignità che a molti è stata sottratta con la perdita del lavoro:nulla di piu’ terribile per un essere umano della privazione della possibilità di lavorare.
Ci dobbiamo svegliare dal sonno della ragione,perché il sonno della ragione genera mostri,il mostro della indifferenza,dell’apatia e della rassegnazione.
Questo è l’ultimo treno che possiamo prendere per essere certi di arrivare ad una destinazione finale che ci possa consentire di dire al nostro futuro che abbiamo fatto la nostra parte,che abbiamo lasciato una traccia.
Il vento che sta soffiando è molto piu’ impetuoso di quello della primavera di Praga e di quello del 25 aprile 1945,è un uragano che ci travolgerà tutti,senza guardare il colore o i partiti,se non lo sapremo cavalcare e se non sapremo confrontarci .
Il voto è stato certamente un potente segnale di malessere e di protesta,ma oggi,a bocce ferme,si tratta di questa protesta indirizzarla e guidarla verso la razionalizzazione delle idee e la realizzazione pratica dei sogni e dei mille progetti che abbiamo in testa.
Si tratta di far nascere la Nuova Repubblica,non la terza o quarta repubblica, e di attuare una volta per tutte i principi della Costituzione,che tanto mirabilmente settanta anni orsono i padri costituenti riuscirono a mettere su carta.
Bravo Riccardo e grazie per il commento!