Digital Content Marketing: l’Inbound Mktg e la Sharing Economy


16/09/2013
Fabio Di Gaetano
Strategist e Department Manager
digital content marketing libro

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Fabio Di Gaetano
Strategist e Department Manager
Dal 2003 mi occupo di marketing e strategie digitali al servizio del business e ho contribuito a fondare il team Argoserv.
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Fabio Di Gaetano
Sono autore del libro SEO Energy e fra gli autori del Manuale Ninja del Web Marketing: sono docente e formatore per Ninja Academy, la business school del “Il Sole 24 Ore” e lo IUL.
digital content marketing libro

I mercati sono conversazioni” recita l’articolo 1 del Cluetrain Manifesto e l’incipit dell’ottimo “Digital Content Marketing” di Francesco Gavatorta e Alberto Maestri, che, nello svolgimento delle loro riflessioni, cercano di far comprendere fino in fondo tale apparentemente semplice affermazione e le sue implicazioni.

Il libro infatti, pur ricco di esempi, non è il classico how-to, ma sviluppa un ragionamento più profondo sulle motivazioni per le quali la conversazione ed i contenuti costituiscano l’ultima frontiera del marketing e perché, per conversare realmente, bisogna entrare in un’ottica sconosciuta fino a pochi anni fa: quella della sharing economy.

Digital Content Marketing richiede un vero e proprio upgrade e non un semplice update (perdonami per l’utilizzo dell’inglese “markettaro”) da parte del lettore. Il messaggio che riecheggia da ogni pagina è la richiesta di un cambiamento “spirituale” del marketer che, non deve focalizzare la sua azione verso dei bersagli, ma deve tornare a dialogare con le persone. Internet è fondamentalmente questo: parlare, dialogare con il pubblico, raccontando una storia in divenire la cui trama è scritta insieme all’uditorio.

Dal “Market to” al “Market with”

Per far ciò bisogna utilizzare la qualità più rara dell’essere umano: l’empatia. Bisogna scendere dal pulpito utilizzato per diffondere storie scritte dai brand e ideate per i “vecchi” mass media, e dialogare con la Rete che aiuta a costruire la trama: il racconto di ogni azienda è un discorso in fieri che viene elaborato insieme ai clienti.

Non a caso si parla di user generated content e di empowerment del consumatore che, diventa prosumer (è questa la differenza fondamentale rispetto al passato perché il marketing, in fondo, ha sempre raccontato o fatto immaginare delle storie). L’ultima frontiera tecnologica, paradossalmente, rimette al centro le persone, il racconto, il buzz, e soprattutto la user experience: quello che succedeva dinanzi ai primi fuochi delle caverne dei nostri antenati.

Le grandi storie su cui la cultura occidentale poggia le sue fondamenta (l’Iliade e l’Odissea) sono nate dal racconto orale tramandato ed interpretato dagli aedi che narravano imprese epiche condividendole e modificandole insieme al pubblico: dopo questa fase “mitologica” sono arrivati i romanzieri che hanno diffuso le loro visioni alle moltitudini senza alcun tipo di interazione con esse. Ora per fortuna c’è un ritorno all’origine.

Il Marketing con l’anima: doing good doing well

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Senza comprendere il cambio di mentalità che il web richiede (ricorda McLuhan: il medium è il messaggio) parlare di content marketing non ha senso: se non si passa da una logica di economia della scarsità ad una logica di economia dell’abbondanza, in cui condividere aumenta le dimensioni della torta disponibile per tutti, non bisogna neanche tentare.

Il libro si pone sulla scia di esempi illuminanti che arrivano da oltre oceano Seth Godin, Philip Kotler, ma che stanno facendo breccia, fortunatamente, anche in Italia con gli esempi di Mirko Pallera ed altri “illuminati”. Il verbo dei nuovi marketer è doing good doing well: checché ne dicano gli scettici per partito preso, i marketer possono fare business con l’anima, possono coniugare profitti e responsabilità sociale, possono creare un mondo migliore e più etico. Non si tratta di utopia o poesia: molte aziende che rispondono alla chiamata, che vogliono risuonare all’unisono con la propria clientela, che sposano cause sociali, stanno facendo anche ottimi affari.

Digital Content Marketing e strategia

Whatis CSR

Nella seconda parte del libro, lasciando sempre spazio all’individualità ed alla nostra esperienza i due professori della Ninja Academy ci suggeriscono: la strategia del bravo storyteller e gli strumenti da utilizzare. C’insegnano come, obiettivo del content marketing, efficace sia nel business to business che nel business to consumer, sia quello di portare profitti attraverso la creazione di “contenuti digitali coinvolgenti, utili e rilevanti, distribuendoli negli spazi virtuali in cui gli utenti li cercano attraverso le potenzialità del social web”.

Quali siano gli strumenti e le modalità di diffusione del content marketing lo scoprirai leggendo il libro. Se invece volessi approfondire alcune tematiche riguardanti l’inbound marketing ti rimando alla lettura di alcune mie riflessioni sull’argomento:

Buon Digital Content Marketing! 😉

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