Nel suo editorale del 28/01/2011, sul sito Vogue.it, Franca Sozzani chiudeva così la sua discettazione sui fashion blogger:
“Il fenomeno “blogger” è troppo giovane, troppo nuovo. Un momento di calma, prima di divinizzarlo o disprezzarlo. C’è ancora tanta gente che non sa cosa significhi “blogger” e nessuno di noi sa come si evolverà e se sarà capace di evolversi. Insomma, è una nuova specie ancora tutta da tenere sotto osservazione. L’unica cosa che si può dire con certezza è che, se fosse una malattia, diremmo che è “un’influenza virale”. Anzi un’epidemia!”
Parole caute e misurate quelle del direttore della più influente rivista del settore, ma che suonano oggi vera e propria preistoria.
Indice degli argomenti trattati
L’evoluzione del fashion blogging
I primi fashion blog avevano fatto la loro comparsa in rete già nel 2002, ma solo negli anni 2006-2009 iniziarono ad avere i primi riscontri commerciali. Nel 2011 il fenomeno imperversava in modo importante. Pochi nomi, già decisi a dar battaglia sui front row di tutte le sfilate a giornaliste di moda e addetti ai lavori.
Quell’anno durante la New York Fashion Week, i designer di Proenza Schouler invitarono dei fashion blogger alla loro sfilata, ormai persuasi del grande potere di questo nuovo modo di comunicare 2.0, che in tempo reale riusciva a diffondere notizie e a creare un impatto immediato sulla rete, a differenza del passato e del giornalismo tradizionale che conservava tempistiche decisamente più lunghe.
Mariano Di Vaio, Chiara Ferragni & co.: nuovi equilibri dell’industria moda
Oggi il fashion blogging è una realtà affermata e riconosciuta all’interno della potente industria della moda e questi personaggi, grazie anche ai Social Media, da Facebook a Instagram a Twitter, sono diventate delle vere e proprie star del web: Mariano di Vaio, il più famoso tra gli uomini, Chiara Ferragni– molto discussa negli ultimi giorni per questi famosi 8 milioni di dollari che fatturerebbe all’anno- Chiara Biasi, Irene Colzi, Veronica Ferraro.
Web influencers capaci di dettare legge in fatto di stile, inseguiti dai brand più svariati, liberi di esprimere il proprio gusto personale e la propria personalità forti di migliaia di followers adoranti e non, scardinando l’egemonia vetusta del giornalismo classico e creando quella che molti hanno definito una vera e propria “democratizzazione” della moda.
L’intervista: tre giovani promesse del fashion blogging italiano
Ho voluto intervistare per questo post tre fashion blogger che seguo anche personalmente, tre ragazze con caratteristiche molto diverse tra di loro, destinate a fare molta strada:
- Martina Mercedes Corradetti e il suo www.thefashioncoffee.com
- Teresa Morone The Fashion Diet su www.teresamorone.com
- Vittoria Ottaviano, blogger di www.lostileungioco.com
→ “Qual e’ il segreto del tuo successo in una giungla sempre più fitta di fashion blogger? Cosa pensi dell’influenza che il fashion blogging ha esercitato nel giro di pochi anni sul mondo della moda?”
MMC “Credo che ciò che veramente ha aiutato “The Fashion Coffee” a crescere sia un profondo know-how, il mio essere professionale e allo stesso tempo il non prendermi troppo sul serio. La differenza tra me, che creai TFC nel 2009, e una blogger novella? Affidereste mai una causa importante della vostra vita ad un avvocato improvvisato?”
TM “Non so e non credo di poter parlare di successo o di grande successo per ora, io sono una persona che scrive e si mostra per quello che è sia nel blog che fuori dal blog. Credo che un valore importantissimo, a volte dimenticato nel mondo della moda, sia quello dell’autenticità. I fashion blogger sono persone normalissime che riescono a trasformare la quotidianità in qualcosa di quasi iconico ed è forse per questo che piacciono.”
VO ”Credo che la versatilità sia uno dei lati del mio blog che piace di più. Cambiare totalmente look dallo sportivo all’elegante accontenta un po’ tutte le ragazze. Quello che apprezzano è anche la mia tendenza ad indossare capi costosi ma anche accessibili a tutte. In un periodo come questo che stiamo vivendo mi sembra giusto proporre alternative per tutte le tasche. Per quanto riguarda l’influenza del fenomeno blogger, credo non sia ben visto da tutti, ma ormai è una realtà affermata che ha una voce forte e chiara e che si propone come punto di contatto tra aziende e pubblico. Non sono d’accordo invece, con il blogging selvaggio fatto di foto scattate con cellulari e senza contenuti.
→ Qual è il look , tra quelli postati in questi anni, che rispecchia maggiormente la tua personalità?”
MMC “I look bon ton ispirati un po’ agli anni ‘40 sono i miei preferiti. Mi valorizzano, trovo, come anche l’esatto opposto: chiodo nero di pelle, pantaloni neri e maglia morbida bianca, con un paio di Biker Boots e Wayfarer. Sono un camaleonte.”
TM “Non so, sono molto eclettica e umorale, mi piace cambiare spesso. Non sono necessariamente una Fashion Victim, credo che vestirsi sia un modo di presentare se stessi e di interpretare chi si vorrebbe essere.”
VO “Difficilissimo dirlo. Il mio modo di vestire rispecchia molto l’umore del momento. Mi sento davvero me stessa in due casi: quando indosso look composti da denim, pelle e accessori vistosi, o con abiti molto femminili.”
→ “Tre oggetti che non possono mancare ad un fashion blogger.”
MMC “Senza dubbio smartphone e connessione internet. E tacco 12 passepartout!”
TM “Un block notes, una macchina fotografica, scarpe eccentriche.”
VO” Una borsa vintage, un cappello in stile borsalino ed un paio di scarpe estrose.”
→ “Una vita sempre in bilico tra reale e virtuale. Cosa ti gratifica di più oggi?”
MMC “Vedere i miei obiettivi realizzati è ciò che mi rende più felice: fare carriera, realizzare i progetti con il mio ragazzo, lavorare alla crescita costante della mia creatura, “The Fashion Coffee”, della quale sono molto gelosa.”
TM “Mi gratifica l’affetto che comunicano i miei lettori e la loro capacità di cogliermi oltre l’abito; la voglia di trasmettere emozioni nelle immagini che pubblico.”
VO ”Il sensibile aumento delle collaborazioni è stato un passo fondamentale per farmi sentire gratificata, ma la cosa che più mi riempie di gioia è l’affetto di chi mi segue con costanza. Quando qualcuno mi elenca gli ultimi post pubblicati, o mi difende nei battibecchi sul web.. ecco, questo mi gratifica più di ogni altra cosa.”
MARTINA, www.thefashioncoffee.com
TERESA, Thefashiondiet, www.teresamorone.com
VITTORIA, www.lostileungioco.com
Una riflessione finale sul fashion blogging
Credo che il fashion blogging possa essere considerato un vero e proprio fenomeno di costume, e che abbia creato un “ponte” tra il mondo irraggiungibile delle passerelle, delle super top e delle sartorie elitarie degli anni ’80 e ’90 per coinvolgere ognuno di noi nel grande “gioco” della moda.
Un’attenzione e una sensibilità maggiore del grande pubblico verso l’arte, lo stile e il senso del gusto e dell’eleganza ne sono il risultato, non trascurabile a mio parere in un tempo come il nostro che vive e si nutre di immagine. E di immagini.
Buona Moda a tutti! 😉
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