Come ottimizzare una pagina web in 11 passaggi


04/12/2014
Luca De Berardinis
SEO specialist
come ottimizzare una pagina web per Google

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Luca De Berardinis
SEO specialist
Sono un esperto SEO con più di 21 anni di esperienza nella pianificazione e gestione di progetti per il posizionamento organico su Google.
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Luca De Berardinis
Ho scritto il capitolo sulla SEO tecnica del manuale Ninja SEO Energy e tengo lezioni sulla SEO per Confindustria, Assintel, Sole24Ore Business School e Università La Sapienza.
come ottimizzare una pagina web per Google

Sempre più spesso amici e colleghi che approcciano il mondo del search marketing mi fanno domande legate all’ottimizzazione delle pagine Web per guadagnare le prime posizioni nei risultati di ricerca di Google. È per questo motivo che ho deciso di scrivere questo post dove riassumo in pochi punti le caratteristiche che una pagina web deve avere per raggiungere una buona visibilità sui motori di ricerca.

Non avevo intenzione di improvvisare un elenco da zero, per cui ho deciso di prendere spunto da un recente articolo (con infografica) letto sull’autorevolissimo Quick Sprout e scritto dal grande Neil Patel, noto esperto SEO di fama internazionale.

Ma veniamo subito al dunque. Ecco 11 caratteristiche che la tua pagina web deve avere per potersi fregiare dell’aggettivo Google Friendly


1. URL: non usare più di 5 termini

Secondo quanto afferma Matt Cutts, Google attribuisce maggior peso alle prime 3-5 parole all’interno delle URL. Questo significa che le url devono essere brevi quanto basta per definire sinteticamente l’oggetto della pagina sfruttando le giuste keyword. Evita quindi di creare url chilometriche perché verranno troncate da google nelle serp e ignorate dal punto di vista SEO.

2. Tag Title: sempre perfettamente ottimizzato

Ormai è arcinoto il fatto che il tag Title costituisce un elemento vitale per il successo SEO di una pagina Web. Riassumo brevemente come ogni Title dovrebbe essere strutturato:

  • non superare i 55 caratteri (spazi compresi)
  • Google mostra tanti caratteri quanti ne entrano in 512 pixel del tuo monitor
  • usa keyword di settore all’interno del Title, meglio se a sinistra
  • ripeti il tag Title all’interno del titolo H1 della tua pagina

3. Contenuti visuali: fai uso di foto, disegni, gif, infografiche

Una pagina con contenuti “visuali” è sicuramente più fruibile di una che ne è priva. L’occhio umano è più predisposto ad acquisire informazioni guardando piuttosto che leggendo. In generale i contenuti “visual”:

  • riducono la frequenza di rimbalzo
  • aumentano il tempo di permanenza sul sito
  • aiutano ad incrementare i segnali di interazione con l’utente

Gli outbound link (link in uscita verso sorgenti esterne) sono un forte segnale di rilevanza rispetto all’argomento trattato ed aiutano Google a capire bene di cosa parla la tua pagina. Questi link comunicano anche a Google che il tuo sito è una sorgente importante di contenuti di qualità e, in quanto tale, meritevole di ranking (ovvero visibilità).

5. Keyword principale: mettila tra le prime 100 parole

Secondo quanto afferma MOZ, la tua keyword principale dovrebbe apparire tra le prime 100-150 parole del testo della pagina. È facile intuire la motivazione che sta dietro a questo suggerimento: Google dà molta importanza a tutti quei contenuti che ti fanno capire il prima possibile l’oggetto della pagina. Quindi è chiaro che se usi la keyword tra le prime cento parole, vuol dire che stai aiutando il lettore e comprendere a colpo d’occhio il topic della pagina web.

6. Keyword correlate: usale aiutandoti con sinonimi e contrari

Per determinare la rilevanza di una pagina web, Google sfrutta le cosiddette keyword correlate. Ovvero tutte quelle parole il cui significato è simile rispetto a quello della parola chiave principale (punto 5). Per scegliere le parole migliori usa sinonimi e contrari. La tecnologia alla base di questo sofisticato sistema semantico si chiama LSI e sta per Latent Semantic Indexing.

7. Immagini: occhio al nome del file e al testo alternativo (ALT tag)

Se all’interno della pagina usi immagini originali, è buona norma ottimizzarne sia il nome del file che il tag ALT con le opportune keyword. Questo serve sia per aumentare la visibilità delle foto su “Google Immagini”, sia per dare maggior peso ai contenuti testuali che, accompagnati da immagini contestuali e ben taggate, risultano più importanti per i motori di ricerca.

8. Velocità: riduci i tempi di risposta del tuo sito

Google dà grande importanza alla velocità di un sito e lo considera come un fattore di ranking sempre più forte. Quindi devi fare il possibile per ridurre i tempi di risposta del tuo website e delle singole pagine attraverso una serie di accorgimenti:

  • usa un CDN (Content Delivery Network)
  • carica il tuo sito su un hosting professionale e performante
  • riduci la dimensione delle immagini con gli algoritmi di compressione
  • analizza il tuo sito con Google PageSpeed

Il 75% degli utenti che visitano un sito che carica in più di 4 secondi, non vi tornerà più

9. Condivisione social: fai uso dei pulsanti di condivisione

Dai la possibilità ai tuoi utenti di condividere la pagina attraverso i pulsanti di condivisone sui social network. I social sharing buttons ti danno una chance indiretta di acquisire inbound links da altri siti e veicolare i tuoi contenuti tra le comunità social. Inoltre sappi che i cosiddetti segnali sociali sono un importante fattore di ranking. Perché non sfruttarlo?

10. 2.000: è il numero di parole degli articoli approfonditi

Secondo una ricerca di Buzzsumo, i contenuti che si posizionano nella prima pagina dei risultati di Google sono quelli costituiti da almeno 2.000 parole. La loro caratteristica principale è quella di andare in profondità negli argomenti trattati. A Google questo genere di articoli piace in modo particolare, tanto che ha coniato un termine per identificarli: in-depth articles. Chiaramente il numero di parole varia anche in base al settore merceologico o all’argomento trattato, ma possiamo dire con ragionevole certezza che gli articoli lunghi ed originali sono quello che hanno più possibilità di guadagnarsi l’olimpo della visibilità organica.

11. Mobile: usa il responsive web design

Sempre più persone accedono al web con device mobili quali smartphone e tablet. Avere un sito web mobile-ready, significa conquistare una fascia di lettori/utenti sempre maggiore. Addirittura oggi Google dà un’etichetta a tutti quei siti che risultano ottimizzati per dispositivi mobili e attribuisce a questi ultimi un ranking maggiore rispetto a quelli che non hanno una versione mobile (Il tuo sito è mobile friendly?). Uno dei sistemi migliori per realizzare siti mobile è il responsive design.

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Vuoi migliorare il posizionamento di tutto il tuo sito web? Guarda i 5 tool che puoi sfruttare per raggiungere questo obiettivo. Approfondisci i concetti del mio articolo con il tag SEO Copywriting.

Ecco l’infografica di Quick Sprout che puoi visionare integralmente. 😉

How to Structure a Perfect SEO Optimized Page

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