La tua azienda opera anche all’estero? Se hai un website con versioni in lingua straniera e hai implementato una strategia SEO internazionale, con domini separati, sottodomini o sottodirectory, sappi che stai correndo il rischio di una penalizzazione Google a causa di una presunta duplicazione dei contenuti. In poche parole gli algoritmi di Google potrebbero “pensare” che tu stia creando contenuti duplicati quando invece il tuo intento è totalmente diverso. La soluzione? Semplicissima: usare l’attributo link ‘hreflang‘. Scopriamo insieme come fare.
Rel=”alternate” e hreflang=”x”: la sintassi di un attributo importante
Ecco la sintassi dell’attributo che può risparmiarti la penalizzazione di Google per un sito in Inglese localizzato in Australia. La sintassi è semplice e di facile implementazione:
[notice]<link rel=”alternate” hreflang=”en-au” href=”http://www.tuo-website.au” />[/notice]
La prima cosa da fare per applicare la funzionalità è quella di individuare tutte le versioni in lingua del tuo sito, siano esse con domini separati, sottodomini o sottodirectory. Per completare il valore dell’attributo hreflang (quello fra virgolette per intenderci), devi conoscere i codici internazionali per la lingua e il luogo che corrispondono ad ogni variante del tuo sito. Successivamente basta specificare il nome a dominio corrispondente a quella lingua e a quella localizzazione geografica.
Per esempio, se hai un sito destinato agli inglesi del Regno Unito e un altro sito pensato per gli abitanti della Romania, ecco la sintassi corretta da applicare ad ognuno dei due siti:
[list type=”arrow”]
- <link rel=”alternate” hreflang=”en-uk” href=”http://www.tuo-website.uk” />
- <link rel=”alternate” hreflang=”ro” href=”http://www.tuo-website.ro” />
[/list]
Il passo successivo è quello di generare un link attributo (con il giusto valore) per ogni versione del sito che hai deciso di implementare. Alla fine, ogni pagina del sito dovrà avere l’attributo rel=”alternate” all’interno della sezione <head>. Come ben indicato in questo forum di Google, ogni pagina del sito dovrà avere il suo link configurato correttamente.
→ ESEMPIO: per la pagina http://www.tuo-website.uk/blog, dovrai includere <link rel=”alternate” hreflang=”en-uk” href=”http://www.tuo-website.uk/blog/” /> come per ogni altra traduzione del sito.
Non confondere l’attributo rel=”hreflang” con rel=”canonical”
Non commettere l’errore (molto comune) di confondere il rel=”hreflang” con il rel=”canonical” che serve a tutt’altro scopo. Se usi il tag canonical, sostanzialmente stai dicendo a Google di considerare come ufficiale una pagina ben precisa. Questo ti metterà al sicuro da eventuali duplicazioni di contenuto nella stessa lingua, ma rischierai di perdere visibilità nel corrispondente motore di ricerca nazionale!
Per esempio, potrebbe succedere di vedere il sito www.tuo-website.com nelle SERP di Google.it, invece di vedere le pagine di www.tuo-website.it.
Gestire le versioni internazionali del proprio sito web non è una lavoro semplicissimo dal punto di vista SEO. Soprattutto quando entrano in gioco svariate localizzazioni geografiche. In quest’ultimo caso potrebbe non essere sufficiente il “fai-da-te”, ma forse sarebbe più saggio chiedere la consulenza di chi lo fa tutti i giorni per lavoro. 😉
Ciao Luca, forse mi puoi aiutare.
Ho un solo articolo del mio piccolo blog Italiano ( http://www.inteext.it ) che è stato tradotto in Francese inglese tedesco e spagnolo che tratta di una casetta sulla’ albero di mia creazione.
Ho inserito nella head di quello in ITALIANO
mentre negli altri quattro articoli in lingua questa solamente
Per chiudere il cerchio come consigliato da Google.
Ma il messaggio rimane sempre lo stesso:
Il tuo sito non ha tag hreflang.
Caro Paolo,
ho analizzato il codice html della tua pagina e ho notato che nel hreflang italiano nell’attributo href c’è un doppio apice dubbio. Forse il problema sta li…
Inoltre negli href delle lingue internazionali, c’è uno spazio iniziale che sarebbe meglio rimuovere.
Fammi sapere…
Ciao Luca complimenti per l’articolo, potresti perfavore dirmi se ho inserito in maniera corretta il Rel=”alternate” hreflang=”x” nelle varie lingue del mio sito? ( http://www.attic12.it/ )
Ho inoltre anche il dubbio, anzi certezza dopo aver letto il tuo articolo, che il rel=”canonical” stia penalizzando il mio sito .it su Bing (dove esce nella Serp italiana soltanto il .com) ma non su Google, grazie mille in anticipo per gli eventuali consigli.
Ciao Francesco e grazie per l’apprezzamento.
Ho controllato il tuo sito, quando specifichi la lingua devi scrivere le sigle dei paesi vanno scritte così: it-IT, en-US, de-DE.
Il rel canonical non può aver penalizzato il tuo sito. Serve solo per evitare la duplicazione dei contenuti.
Per il resto mi pare che il sito sia Ok 😉
Ho letto ò’articolo e mi sembra interessante. Ho un picolo sito per fa vedere il mio Bed&Breakfas e ho praticamnte duplicato il sito in italiano in altri in linguan inglese, spagnolo, tedesco e francese. Adesso non e chiaro se per me è conveniete mettere il link rel=”alternate” hreflang=”x” su ogni una pagina index di ogni lingua.
In parole povere.. la prima pagina è index.htm e da li com le icone a badierina si va nel index-(lingua).htm.
Spero di essermi spiaegatp sulle mi perplessia.
Grazie