Chi segue questo blog non è certo nuovo a concetti quali SEO e Pay-per-Click. Sono i due principali strumenti con cui possiamo dare visibilità online ai nostri servizi e prodotti favorendone la vendita ad un target ben preciso. Il primo ti permette di posizionare il tuo website all’interno dei risultati organici di Google, mentre col secondo lo vedrai apparire (quasi per magia) nei box gialli delle SERP meglio conosciuti come “annunci sponsorizzati“. In questo articolo cercherò di descrivere pro e contro di queste due tecniche per capire quando conviene usare la Search Engine Optimization e quando invece è opportuno adottare il pay-per-click.
Indice degli argomenti trattati
SEO: una strategia per chi non ha fretta e vuole risultati duraturi
Per gli smemorati o per chi si affaccia per la prima volta su questo blog, la SEO è l’insieme delle tecniche utili a migliorare e promuovere un Sito Web al fine di incrementarne il traffico proveniente dai Motori di Ricerca. Progettare una strategia SEO richiede tempo e un accurato lavoro che possiamo sintetizzare così:
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- Comprendere target e obiettivi del website
- Analizzare le principali keyword in base alle quali acquisire visibilità online
- Applicare l’ottimizzazione SEO on-page e off-page del sito web
- Produrre contenuti di valore per il target di riferimento tramite un Blog
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I risultati di tale lavoro non sono certo immediati. Occorre del tempo prima di vedere apparire il proprio sito nei risultati delle ricerche di Google. I tempi di indicizzazione sono relativamente lunghi, soprattutto se il dominio è nuovo e il sito è stato fatto da poco. In questo lasso di tempo Google deve comprendere quanto il nostro sito e i contenuti in esso presenti possano costituire una risorsa utile e imprescindibile per tutti quelli che cercano determinate informazioni.
Non dimenticare che l’obiettivo numero uno di Google (a parte generare profitti per i suoi azionisti) è quello di regalare la migliore esperienza di navigazione possibile ai suoi utenti. Per farlo deve produrre risultati che risolvano i problemi e le esigenze di tutti e che siano pertinenti rispetto alle chiavi cercate. Bene, la SEO ci aiuta a rendere i nostri contenuti visibili ai motori e quindi ai nostri potenziali clienti.
Se abbiamo lavorato bene e abbiamo saputo attendere, i frutti del nostro lavoro non si faranno attendere troppo. Inoltre, se sapremo alimentare il fuoco dei nostri contenuti e l’interesse dei nostri follower, nessuno potrà scalzarci dalle primissime posizioni su Google! 😉 Parola di consulente SEO (semi) affermato…
Pay per Click, ovvero pagare Google per avere visibilità immediata
Lo dice la parola stessa: pagare per avere click. Il pay per click (d’ora in avanti PPC), è costituito dal mondo degli annunci a pagamento che, nella Google-sfera, si chiama AdWords. Il suo funzionamento è molto semplice (almeno in teoria):
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- Analizzare gli obiettivi della nostra campagna
- Studiare le principali chiavi in base alle quali avere visibilità
- Stabilire un costo per click e un budget giornaliero
- Creare gruppi di annunci con AdWords scegliendo le keyword più efficaci
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Una volta configurata una campagna PPC, il nostro sito web apparirà immediatamente negli annunci sponsorizzati all’interno dei riquadri gialli in alto e a destra delle SERP di Google. Per ogni click che riceviamo il nostro budget viene decrementato del valore del click.
Esempio: se abbiamo 1.000 Euro e il click costa 1 Euro, sappiamo di avere a disposizione ben mille click sicuri verso il nostro Website. Quando il nostro budget si azzera, semplicemente spariremo da Google e non ci sarà più traccia di noi, a meno che non ricaricheremo il nostro budget.
È facile comprendere che il PPC è particolarmente adatto alla promozione di eventi estemporanei, per il lancio di un prodotto, per il go-live di un nuovo sito o per dare particolare visibilità ad offerte speciali o ad altre occasioni. Qualcuno lo ha definito la classica bolla di sapone: molto bella, si nota ma è estremamente effimera e passeggera. Come dire, è un qualcosa che ci regala una immediata gratificazione ma che ci lascia altrettanto immediatamente a piedi.
Inoltre c’è da dire che oggi creare campagne PPC davvero efficaci, significa avere molte competenze che vanno dalla conoscenza del web copywriting, alla analisi dei comportamenti degli utenti sui motori, alla gestione millimetrica dei budget e dei costi per click. Tutte cose che sembrano semplici a dirsi, ma ti assicuro che alla prova dei fatti è altrettanto semplice combinare grossi guai e ritrovarsi col conto in banca azzerato!
In medio stat vurtus: la migliore strategia è quella del giusto mix
La domanda probabilmente sorge spontanea: quale scegliere tra le due? La risposta non è univoca e valida in tutte le situazioni. I latini dicevano in medio stat virtus, cioè la strategia migliore è quella che prevede un mix delle due. Poi c’è chi, come me, proprio non ce la fa a pagare Google per apparire negli annunci sponsorizzati… e quindi mi butto sempre nella beneamata SEO. E la tua esperienza qual’è? 🙂
Una volta credevo che avere il risultato in serp organica e tra gli annunci sponsorizzati allo stesso tempo, non avesse tanto senso, poi nel tempo mi sono ricreduto, perché dai riscontri ho visto che l’utente che arriva sul sito web da ppc è molto più orientato all’acquisto rispetto a quello più speculativo, da ricerca organica che comunque è importantissimo per altri motivi. Ci sono poi aspetti del PPC che incidono sul traffico diretto e su quello da motore di ricerca, quindi in molti sensi le cose sono collegate. La mia conclusione è che i due strumenti di marketing sono entrambi importantissimi.
Come ho scritto nell’articolo la migliore strategia è quella che contempla entrambe le tecniche di promozione.
Tu me ne dai conferma. Grazie Francesco! 🙂