ecommerce in italia

Il settore dell’eCommerce italiano è in continua crescita. Sempre più persone effettuano i loro acquisti online o comunque cercano informazioni prima di effettuare un acquisto tramite portali online.

Questo ci fa riflettere sulla situazione italiana rispetto per esempio a quella europea.

Infatti, se è vero che nel nostro paese abbiamo assistito ad una crescita sostanziale degli acquisti online, è anche vero che rispetto alla media europea l’Italia è ancora molto indietro. Secondo Eurostat il nostro paese è terz’ultimo nella classifica dedicata agli e-commerce, che vede in testa Danimarca, Svezia e Gran Bretagna.

Insomma, è ora di darsi da fare e in questo articolo vorrei cercare di spiegare perché dobbiamo abbracciare il cambiamento e come è meglio muoversi per riuscirci.

Da un’indagine della Netcomm risulta che in Italia l’e-commerce B2C è cresciuto nel 2014 del 17% con un valore delle vendite che ha raggiunto quota 13,3 miliardi di Euro. Dati interessanti e positivi di crescita che guardano al futuro e che ci danno speranza di riuscire a comprendere l’importanza di avere una presenza online stabile e corretta.

4 le categorie merceologiche che vanno forte con l’eCommerce

Le categorie di maggior sviluppo online si sono dimostrate queste:

  • viaggi e turismo in testa alla classifica
  • prodotti legati all’elettronica
  • servizi assicurativi
  • abbigliamento e accessori

Pochissime categorie merceologiche che potrebbero demoralizzare qualsiasi imprenditore che non appartiene ad una di esse ma che ha comunque l’esigenza di identificare nuovi canali di vendita.

In realtà non è così.

[notice]Secondo Netcomm il 21% degli acquisti tradizionali è influenzato dalle informazioni raccolte online.[/notice]

Se è vero che sono pochi quei settori in grado di vendere online in grandi volumi e con risultati soddisfacenti, è vero anche che se non si fa parte di questi settori ma nemmeno si dà la possibilità all’acquirente di conoscere e informarsi in merito a prodotti utili per lui, non ci sarà possibilità di crescita per nessuno.

Tutto sta nel tipo di strategia che si sceglie di attuare e nella volontà da parte delle aziende di essere sufficientemente informate riguardo il web.

Purtroppo quello che manca a queste imprese è proprio l’informazione. Rivolgersi a web agency consigliate da amici o da professionisti trovati su internet va benissimo purchè in ogni circostanza ci sia una costante formazione in merito a quello che si può ottenere tramite internet.

Ogni azienda presente sul territorio italiano ha una sua storia, una sua mission, degli obiettivi precisi che vuole raggiungere. Negli ultimi tempi si è visto un incremento di siti internet, blog, e-commerce a dir poco spaventoso.

Il problema è che la maggior parte delle volte sono portali che non hanno alcuna interazione con gli utenti, non seguono alcuna strategia di comunicazione, e sono capaci solo di riportare per filo e per segno i testi dei volantini aziendali di presentazione. Insomma:

[alert]non sono capaci di offrire soluzioni concrete all’utente finale ma sono soltanto delle vetrine più o meno interessanti di prodotti e servizi.[/alert]

Credo dunque che per qualsiasi tipo di attività puntare sul Content Marketing sia essenziale. Infatti, si tratta di quella strategia di marketing incentrata sulla creazione e condivisione di contenuti rilevanti e di qualità per attrarre, coinvolgere e fidelizzare l’utente finale.

Ecco che quindi cercare di capire come il tuo prodotto possa risolvere un problema concreto del tuo cliente target, è fondamentale. Non puoi più pensare di rivolgerti ad una massa indistinta di persone. Quello che bisogna fare è crearsi un network di relazioni di fiducia con i clienti, e rivolgersi ad una piccola nicchia di persone venendo incontro alle loro necessità.

Cosa bisogna fare allora?

Puntare sullo sviluppo di un portale e di una strategia di comunicazione su internet va benissimo. È importante che qualsiasi attività aziendale sappia però come muoversi, e che non si tratta di uno strumento automatico che porta clienti e soldi soltanto perché si ha una pagina web privata.

Essendo uno strumento deve essere prima di tutto compreso in tutte le sue sfaccettature, analizzato e studiato al meglio per poi essere in grado di trovare la strategia ottimale per vedere dei risultati concreti nel medio-lungo periodo.

In conclusione…

Sai, avrei potuto scrivere un articolo incentrato su dati e percentuali vari, scegliendo una tra le ultime ricerche fatte online per capire l’andamento dell’e-commerce in Italia.

Mi sono però concentrata sul far capire che non importa se la tua impresa non rientra in uno di quei 4 settori merceologici in crescita che ti ho prima presentato.

Credo invece che far capire l’importanza di essere ben informati in merito a questi potentissimi strumenti sia molto più interessante. Andare incontro alle esigenze dell’utente offrendo prodotti e servizi che pochi sono capaci di dare, è la chiave per una crescita lenta e costante. E dunque, la chiave per il successo. 😉

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