È tempo di bilanci anche per i social media e soprattutto per chi li usa. Pare che il 2014 ci riserverà belle sorprese…
Sta per volgere al termine il 2013 e con un buon grado di certezza possiamo affermare che i brand hanno capito quanto sia imprescindibile avere consapevolezza della potenza dei social media per ottenere risultati concreti nel proprio business.
Le aziende e i professionisti che non si sono fatti cogliere impreparati e hanno beneficiato dell’uso di un social network hanno:
- generato contenuti non per elogiarsi ma per creare storie attorno al proprio brand
- disposto capitale umano e finanziario per una strategia di social media marketing
- dimostrato in termini di ROI quanto hanno prodotto le attività social
- integrato i social data nel proprio CRM
Ora, se il 2013 ha consolidato un approccio orientato al social media marketing, che cosa ci dobbiamo aspettare dal 2014? Un articolo di Frederic Gonzalo, comparso su Social Media Today ci offre qualche spunto di riflessione.
Indice degli argomenti trattati
Twitter sorpasserà Facebook
Da poche ore l’uccellino più famoso del web è entrato in Borsa, ma le novità non si fermano qui. Sembra infatti che, proprio quel segmento di utenti teen-ager (fascia che va dai 13 ai 17 anni) che ha perso Facebook, se lo stia conquistando Twitter. Perché? Come sostiene uno studio di Pew Internet & American i ragazzini preferiscono Twitter, perché non solo riescono a sfuggire al controllo dei loro genitori, ma trovano che su Facebook ci sia troppo gossip rispetto alla piattaforma di microblogging. Che ci sia da imparare dai teen-ager? Le grosse società del settore del turismo, compagnie aeree comprese, già lo fanno e utilizzano Twitter per monitorare la loro brand reputation e misurare le loro performance a livello di customer care.
Snapchat Marketing, questo sconosciuto
Molto di noi avranno spalancato gli occhi nel leggere la parola Snapchat, accostata a Marketing. Già, ma che cos’è la Snapchat? Presto detto. Si tratta di una app per inviare messaggi, non solo di testo, ma anche multimediali, che si autodistruggono a seconda del lasso di tempo (che va da 1 a 10 secondi), che abbiamo impostato. Sarà proprio il suo carattere effimero, che non lascia traccia ad essere piaciuto, ma sembra proprio che dall’Aprile 2013, da quando l’applicazione è stata lanciata, i suoi 5 milioni di utenti apprezzino Snapchat. Non solo i comuni utenti, ma anche alcuni brand sono rimasti entusiasti.
È il caso dell’azienda produttrice di yogurt, la 16 Handles, che per prima ha sfruttato proprio Snapchat per coinvolgere gli utenti in una campagna di marketing, di condivisione delle proprio foto sulla piattaforma. Ricordiamocela bene questa icona. Pare sarà proprio l’anno di Snapchat e dello Snapchat e delle campagne di marketing legate a questa app!
Google+, il genio incompreso
Dite la verità, quanti di voi hanno un account Google+? Se non l’avete ancora creato, che cosa aspettate a rimediare subito? Sarà che sta diventando, per bacino di utenze, il secondo social network più popolato dopo Facebook, ma Google+, ha fatto e sta facendo parecchio per migliorare la visibilità dei nostri contenuti. La nostra Claudia Cacciuttolo, proprio in un suo recente post ha sottolineato ad esempio i vantaggi delle nuove funzioni Google Authorship e Rich Snippet.
Youtube, Vine, Instagram: ed è sempre più videomania
Youtube non conosce crisi. Anzi, impazzano sempre di più i video virali, soprattutto nelle campagne marketing di prank advertising, come non ricordare quella progettata da LG, intitolata LG Meteor Prank, qualche mese fa.
I brand inizieranno a prendere sempre più confidenza anche con Vine, la nuova app che permette di caricare video della durata massima di 6 secondi o con Instagram che garantisce ben 15 secondi di capienza. Tra l’altro, la potenza di quest’ultimo strumento, è così evidente, che si sono create delle vere community, le cosiddette “igers“, sulla piattaforma di Instagram, che non solo promuovono le realtà territoriali (#igersmilano, #igersbologna, #igersroma, ad esempio) ma anche brand. Che non sia il caso di avere anche un profilo Instagram e caricare un breve video?
2014: l’affermazione della Sharing Economy
“Condividere” è l’imperativo dei nostri tempi. Ormai non si compra più nulla, se non si è consultato un forum, una community, una fanpage in cui gli stessi utenti non abbiano espresso un’opinione su quel servizio, piuttosto che su quel prodotto. Ci fidiamo della massa. È questione di amigdala. Ci portiamo dentro questo istinto, che serve a preservare la specie fin da quando eravamo scimmie.
Allo stesso modo, ci fidiamo dei mezzi di trasporto alternativi di car-sharing, per risparmiare sui costi di carburante, oppure dei servizi turistici alternativi, come Airbnb, che permette di affittare alloggi da privati, in ben 193 paesi del mondo. Ma allora, il business dove sta? Sta proprio nell’intuizione di aver creato piattaforme di condivisione “utili”. Ci stiamo spostando sempre più verso un approccio d’acquisto consapevole, che fa parte di una “clever attitude”, che inizia a piacere. Mai come oggi si è passati da un consumismo di pancia a uno di cervello. Si ragiona e si pondera dove e come si spende, per dare priorità ad altro.
La vera sfida per il 2014 quindi potrebbe essere proprio rendere accessibile l “altro”, tanto sognato dai nostri pubblici, mettendo a disposizione quello che si ha. Tutto questo in un rapporto di scambio reciproco. Si ribalterà il paradigma domanda-offerta che regola il mercato da millenni? Lo scopriremo tra un paio di mesi. 😉
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